Senza di lui Kolkata sarebbe molto meno interessante, più rischiosa, e più difficile da vivere.
L’ho fermato il giorno del mio arrivo sulle scale dell’hotel, pensando fosse un volontario.
C’è chi la chiama “benedizione dal cielo” e chi “colpo di culo” , perché lui mi risponde con il suo accento francese:
– mais non , io sono un fotografo.
– wow! Ti va di cenare insieme stasera?
– bien sure, ma certamente!
E così siamo diventati amici, subito.
Claude ha origini brettoni ma parla perfettamente italiano. Ha vissuto a Bologna con M. per molti anni.
È un fotografo professionista. Le sue foto sono meravigliose. Altro che le mie.
A volte lo chiamo e lui mi dice:” sono qui seduto ad aspettare la foto”.
Meditativo, come il pescatore in attesa che il pesce abbocchi all’amo.
Vi consiglio di seguirlo su fb o Instagram.
È qui per dare un workshop di fotografia che prenderà luogo fra qualche settimana.
Questo è il suo lavoro. Gira il mondo fissandolo in immagini e insegna ai suoi studenti a fare lo stesso.
È una persona cordiale, abituato a relazionarsi con persone di tutto il mondo. Aperto, cortese, discreto.
Con l’entusiasmo di un bambino e
con uno spiccato senso dell’umorismo.
A volte solo guardare la sua faccia sorridente mi mette di buon umore.
Ed evidentemente funziona con tutti perché riesce a strappare dei sorrisi e delle foto con molta leggerezza.Grazie a lui posso abbassare le difese in una città dove come donna bianca sono parecchio visibile.
Più volte mi ha fatto da spalla per i prelievi all’atm, per acquisti in quartieri e vie da me sconosciute.
Sono stata così fortunata ad incontrarlo.
Una vera benedizione.
A breve partirà per fotografare una zona di miniere. Mi mancherà la mia spalla ❤
Viva la nostra amicizia!!!
Grazie mille per essere con me ❤
Be K-IND, ci vediamo a Calcutta!